domenica 24 giugno 2012

Un po' di storia

L'Orto Botanico di Pavia è una struttura museale della Università di Pavia, fondata nel 1763. Si trova nell'attuale sede dagli ultimi decenni del Settecento, dopo una complessa sequenza di tentativi per trovare una sede idonea alla coltivazione e all'insegnamento dei semplici nella facoltà medica.
Si devono a Fulgenzio Witman, monaco vallombrosiano, l'istituzione della prima cattedra di Botanica e l'avvio della progettazione dell'Orto botanico pavese. 
Nel 1772 il conte Firmian, plenipotenziario degli Asburgo per la Lombardia, consigliò di adottare come esempio l'Orto botanico di Padova. 
Nel 1773 furono, dunque, intrapresi i lavori per la costruzione della sede odierna. 
Nel 1774 venne insediato il Laboratorio di Chimica. 
Nel 1777, quando gli edifici dell'Orto presentavano già un assetto simile a quello attuale, assunse la direzione Giovanni Antonio Scopoli. 
Sotto la direzione di Scopoli l'Orto botanico pavese raggiunse un assetto comparabile a quello dei più famosi orti botanici italiani. La direzione di Scopoli portò, tra i numerosi vantaggi, una fitta corrispondenza con i più grandi orti botanici europei. 
La riorganizzazione dell'Orto riprese, sotto la direzione di Domenico Nocca (1797-1826) nel 1797. 
Giovanni Briosi (1883-1919), divenuto direttore dell'Orto, nel 1883 ne migliorò ulteriormente la qualità aggiungendo tre serre calde. Nel periodo successivo alla seconda guerra mondiale, le scelte non furono più guidate dal principio dell'innovazione bensì da quello del maggior risparmio economico possibile. 
A partire dal 1797 l'Orto botanico di Pavia fa parte del Dipartimento di Ecologia del territorio e degli ambienti terrestri. 
Dal 2003 il direttore è il prof. Francesco Sartori.

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